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Il virus dentro di noi

La malinconia pervadeva le sue giornate, scandite dalla cacofonia di quei suoni striduli, ripetitivi e costanti che segnavano il passare delle ore. L'impossibilità di uscire, di potersi ricongiungere con un familiare, di poter assaporare l'odore del mare ed il rumore delle onde le provocava una tale tristezza, un tale senso di malessere da renderla spossata e priva di forze, come se un tram le fosse passato addosso. Le giornate trascorse con la solita interminabile routine, l'ansia per il lavoro dovuta all'accollarsi di responsabilità di cui si faceva carico, ma che non le appartenevano, un compagno assente e poco presente spiritualmente le facevano vedere tutto buio e privo di speranza e positività. Una congiuntura astrale negativa sto vivendo si ripeteva tra sè e sè. Claudia  però sapeva, ne era ben conscia, che tali pensieri erano superflui, melliflui e che le cose e gli eventi che avrebbero dovuto destare la sua preoccupazione erano ben altri, che in casa st...
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Le giornate al tempo del virus

Ciao Amici, era già qualche giorno che non scrivevo, ma dopo un periodo di ferie sono tornata a lavoro ed il tempo libero a disposizione inevitabilmente è diminuito. In questo particolare momento storico che stiamo vivendo trascorrere tanto tempo a casa, con le persone che amiamo, ci fa riflettere su ciò che conta veramente e che molte volte diamo per scontato. Stare più a contatto con noi stessi, anche in solitudine, ci fa riscoprire passioni, hobby ed interessi che avevamo perso o messo momentaneamente nel dimenticatoio. Mi sono riscoperta "donna di casa", "cuoca", "lettrice", "dog sitter", amante della scrittura;  compiti e passioni che la "frenesia della vita moderna"aveva posto in secondo piano e così come me anche gli altri. Sentendo i telegiornali ed i vari talk show televisivi gli italiani si sono "improvvisati" pizzaioli,panai e degli "sperimentatori" in cucina, sia per ingannare il tempo,...

Riflessioni al tempo del virus

Le giornate scorrevano lente, inesorabilmente  lente,  il tempo  improvvisamente  dilatato. Nonostante tutto avvertiva una sensazione indefinita a volte quasi di benessere,  dopo anni passati di fretta, il riposo, l'ozio erano consentiti, giustificati,  tante letture,  le più  svariate, scrittura, televisione,  film. Ma il silenzio era impressionante, si sedeva in cucina, la stanza più intima e più vicina alla strada, lì  sola con i suoi  pensieri, ogni tanto il rumore di un auto in lontananza. Neanche i cani abbaiavano, il mondo sembrava sospeso,  ciascuno avvolto nella propria solitudine. Lei  amava i rumori,  le voci, le luci, spezzavano le sue paure, si sentiva parte di un insieme, si apprezza il silenzio si diceva dopo tanto frastuono,  il riposo dopo la fatica, l'solamento dopo fastidiose compagnie. Ora qualsiasi suono lieve, acuto,fastidioso,  ripetitivo spezzava  la monotonia di quelle giorna...

Luigi...una lettera dal cuore

Quel giorno tornò a casa dopo aver svolto alcune commissioni, aveva fatto la spesa, era stata a far visita al cimitero e si era terribilmente immalinconita a vedere le foto dei suoi genitori, esistenze racchiuse in immagini sfocate, con sole due date a testimoniare quello che erano stati, per troppo poco. Le venne in mente quella vecchia canzone di Guccini che tanto le piaceva “siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno...”; le foto obbligano a essere decifrate e talvolta equivocano il messaggio si disse, non rappresentano a pieno il momento che hanno sancito sia per i protagonisti che per coloro che le vedono. La vita le sembrò ingiusta, tutti gli sforzi, le emozioni, le idee sparite nel nulla, solo qualche ricordo, soggetto a sbiadire anche da parte degli affetti più autentici. Invidiava coloro che per meriti, ma anche demeriti passano alla storia, diventano immortali, hanno strade e piazze intitolate, sono oggetto di citazioni, e di tu...

Buongiorno Amici e benvenuti su questo blog!

Buongiorno Amici e benvenuti su questo blog! Ho sempre desiderato crearne uno, ai tempi di messenger ne possedevo uno poi chissà che fine ha fatto.. In questi giorni di "quarantena", io ho lavorato fino a sabato, abbiamo più tempo per noi stessi e questa settimana essendo in ferie ho deciso di dare vita a questo progetto. Ho proposto più volte anche a mia mamma di crearne uno, per condividere pensieri, recensioni, racconti (lei si diletta molto a scrivere e vi farò leggere ogni tanto alcuni suoi scritti) e per scoprire insieme questo meraviglioso mondo che ci sta attorno. In un periodo così difficile per tutti noi non ci resta che essere positivi, uniti e non farci prendere dall'ansia anche perché, come mi ha detto una volta un "saggio"...Tutto passerà! Buona giornata, A presto!